Massimiliano R. Barchi Università di Perugia

E-mail: massimiliano.barchi@unipg.it

Affiliation: Università di Perugia

Massimiliano Rinaldo Barchi, Dottore di Ricerca (1990), dal 2005 è Professore Ordinario, prima presso il Dipartimento di Scienze della Terra e quindi (2014) presso il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia.

Incarichi in ambito universitario presso l’Università di Perugia:
2016-2019: Direttore del Dipartimento di Fisica e Geologia (Vice-Direttore dal 2014 al 2016) e Membro del Senato Accademico.
2005-2013: Presidente del Consiglio di Intercorso di Laurea (CIL) in Scienze della Terra.

Incarichi in Comitati e Commissioni scientifiche di rilevanza nazionale:
2018-2020: Membro della Commissione per l’Abilitazione Scientifica Nazionale per il Settore Concorsuale 04/A2.
2016-2019 (confermato fino al 2022): Membro della Commissione Idrocarburi e Ricerche Minerarie (CIRM) del Ministero dello Sviluppo Economico.
2017-2018: Membro del Comitato Tecnico-Scientifico della Struttura del Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016.
2012-2015: Componente del Comitato di Programma per le Ricerche Sismologiche, nell’ambito dell’Accordo Quadro DPC-INGV 2012-2021
2010-2013: Presidente del Collegio Nazionale dei Presidenti dei Corsi di Laurea in Geologia e Geofisica (Coll.geo) e Membro del Consiglio Direttivo di con.Scienze (Conferenza Nazionale dei Presidenti e dei Direttori delle Strutture Universitarie di Scienze e Tecnologie).

Principali linee di ricerca:
– Sismotettonica e Geologia dei Terremoti (Appennino Settentrionale, Appennino meridionale, Faglia nord-anatolica). E’ responsabile dell’U.R. di Perugia del CRUST (Centro inteRUniversitario per l’analisi SismoTettonica tridimensionale con applicazioni territoriali).
– Analisi strutturale e cinematica degli edifici a pieghe e sovrascorrimenti, in ambiente collisionale (Appennino settentrionale, Sicilia occidentale, Northumberland Basin) e di margine continentale passivo (Africa orientale; Borneo nord-occidentale).
– Geologia di sottosuolo applicata alla esplorazione petrolifera e geotermica e allo stoccaggio dell’anidride carbonica.
Responsabilità in progetti di ricerca:
Progetti ICDP (International Continental Scientific Drilling Project): “MOLE” (2008) e “STAR” (2018);
Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale (MIUR 2001, PRIN 2008, 2017);
Progetti Sismologici di interesse del Dipartimento di Protezione Civile (2004-2006 e 2007-2009);
Progetto CROP (Crosta Profonda), Sotto-Progetto CROP03 (2000-2002).
Progetti di cartografia Geologica: Progetti CARG, scala 1:50.000: Cartografia geologica scala 1:10000 della Regione Umbria: Comitato di Revisione e Collaudo della cartografia in scala 1:10000 della Regione Toscana.

Pubblicazioni
Autore di oltre 100 pubblicazioni a stampa (H-index = 25, Scopus), sulle maggiori riviste internazionali e nazionali di settore. Co-Editor di tre Volumi sulla geologia dell’Appennino. Ha svolto inoltre un’intensa attività di revisore di articoli per numerose riviste internazionali dei settori di competenza.
Attività didattica
Tiene attualmente i corsi di Geologia2 nella Laurea in Geologia e di Global Tectonics nella Laurea Magistrale internazionale in Geologia degli Idrocarburi (MSc in Petroleum Geology).
Relatore di oltre 100 di Tesi di Laurea e di 15 Tesi di Dottorato, contribuendo alla formazione di un nutrito gruppo di ricercatori nei campi della Geologia Strutturale e della Geofisica, tra i quali Cristiano Collettini (Università Sapienza di Roma), Maria Beatrice Magnani (Southern Methodist University, Dallas, TX, U.S.), Nicola de Paola (Durham University, U.K.), Francesco Mirabella (Università di Perugia), Telemaco Tesei (Università di Padova), Samer Bagh, Lauro Chiaraluce e Stefano Pucci (INGV).

Cos’è REDI

REDI è un consorzio di ricerca formato da INGV, INFN, GSSI e UNICAM. La sua missione è contribuire alla ricerca applicata interdisciplinare, attraverso l’innovazione e la formazione, per migliorare la risposta, la velocità di recupero e la preparazione delle comunità ai disastri.
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